Legge 150/2024

Data:
24 Ottobre 2024

La  Legge 1° ottobre 2024, n. 150, recante la Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi didattici differenziati, introduce importanti misure a tutela dell’autorevolezza e del decoro delle istituzioni e del personale scolastici.  

Una delle principali novità riguarda, come è noto, il voto di condotta nella scuola secondaria: qualora la valutazione del comportamento sia inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o agli esami di stato. In caso di valutazione pari a sei decimi, per gli alunni della classe quinta del secondo ciclo, il consiglio di classe assegna un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, da trattare in sede di esame di stato.

La legge inoltre inasprisce le sanzioni in caso di gravi o reiterate violazioni disciplinari, prevedendo l’allontanamento dalla scuola e lo svolgimento di attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate con le istituzioni scolastiche, nell’ambito dell’elenco fornito dal Ministero.

Inoltre L’articolo 3 della norma così dispone: 

  1. Con la sentenza di condanna per i reati commessi in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio del suo ufficio o delle sue funzioni, è sempre ordinato, oltre all’eventuale risarcimento dei danni, il pagamento di una somma da euro 500 a euro 10.000 a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa. L’importo della somma di cui al primo periodo è determinato dal giudice, tenuto conto dei criteri di cui all’articolo 5 del decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7.  

Il focus, stavolta, si sposta sull’istituzione scolastica presso la quale la persona offesa è in servizio: in caso di condanna per reati commessi contro il personale scolastico, il reo dovrà pagare alla scuola una somma da 500 a 10.000 euro quale riparazione pecuniaria.  

La posizione di chi si macchia di tali reati, dunque, risulta ulteriormente aggravata. 

Si tratta di una misura in linea con quelle della Legge n. 25/2024 che ha introdotto modifiche agli articoli 61, 336 e 341-bis del codice penale e altre disposizioni per la tutela della sicurezza del personale scolastico.  Tale norma opera su due livelli: da un lato, prescrive azioni di prevenzione e monitoraggio degli episodi; dall’altro, inasprisce le pene collegate a reati commessi nei confronti di pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio.  

Con riferimento al versante penalistico, le modifiche apportate ai suddetti articoli sono: 

  • articolo 61 c.p., Circostanze aggravanti comuni: si introduce, tra le circostanze aggravanti di reato, l’aver agito, nei delitti commessi con violenza o minaccia, in danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa o nell’esercizio delle sue funzioni;  
  • articolo 336 c.p., Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale: la pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso da un genitore o da un tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola;  
  • art. 341-bis c.p., Oltraggio a pubblico ufficiale: la pena è aumentata fino alla metà se il fatto è commesso da un genitore o da un tutore dell’alunno nei confronti di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola.  

Considerato che le modalità e le tempistiche di attuazione della riforma saranno definite con successiva Ordinanza Ministeriale, che fornirà indicazioni operative alle scuole al fine di garantire un’applicazione uniforme e coerente, ci si riserva di apportare modifiche al Regolamento di Istituto solo a seguito dell’emanazione di tali ulteriori norme. Fino a diversa comunicazione si applicano le disposizioni contenute nell’attuale Regolamento di Disciplina, pubblicato su questo sito

Ultimo aggiornamento

27 Ottobre 2024, 19:00